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In alcuni settori le imprese competono in maniera aggressiva fino al punto in cui vengono spinti i prezzi al di sotto dei livelli di costo e di esporre il settore a perdite molto rilevanti. In vari casi la concorrenza di prezzo è attenuata e la rivalità si concentra sulla pubblicità, l’innovazione e altre dimensioni non inerenti al prezzo. Ecco i principali fattori che giocano un ruolo fondamentale nel determinare la natura e l’intensità della concorrenza fra le imprese più radicate nel settore:
- Differenziazione dei concorrenti
- Concentrazione dei concorrenti
- Differenziazione del prodotto
- Eccesso di capacità
- Barriere all’uscita del settore
- Condizioni di costo del settore
La diverstà dei concorrenti è la capacità delle imprese di sottrarsi alla concorrenza che avviene a livello sui prezzi per un settore è direttamente dipendente anche dalla somiglianza deglio obiettivi, dei costi e delle strategie dei concorrenti.
La concentrazione dei concorrenti si riferisce al numero a alla distribuzione per dimensione delle imprese concorrenti all’interno di un mercato. Difatti la concentrazione dei concorrenti viene misurata in maniera comune tramite l’indice di concentrazione industriale.
Cos’è l’indice di concentrazione industriale? Si tratta di un indice che racchiude l’insieme delle quote di mercato dei produttori principali.
Un mercato che viene dominato da una singola impresa mostra una concorrenza limitata e l’impresa dominante può esercitare una rilevante discrezionalità sui prezzi che applica. Quando invece abbiamo un mercato che vienedominato da un ristretto insieme di imprese leader abbiamo un oligopolio e la concorenza di prezzo può darsi limitata, o da un’aperta collusione, o da un parallelismo delle decisioni sui prezzi. Nei mercati dominati da due imprese (duopolio) i prezzi tendono ad essere simili e la concorrenza si concentra sulla pubblicità, sulla promozione e sullo sviluppo del prodotto. Qundo auenta il numero delle imprese che occupano un mercato, prodotto. Quando aumenta il numero delle imprese che occupano un mercato, diventa più difficile il coordinamento sul livello dei prezzi e cresce la probabiblità che un’impresa avvii una loro riduzione.
La differenziazione del prodotto: più simili sono le offerte tra le impreese rivali, più consumatori sono disposti a sostituire i prodotti e più le imprese sono incentivate ad abbassare i prezzi per incrementare le vendite. Dove i prodotti delle imprese rivali sono virtualmente indistinguibili, il prodotto è indifferenziato e il prezzo è l’unica base per la concorrenza. I settori delle materie prime tendono ad essere afflitti da guerre dei prezzi e bassi livelli di profitto. Al contrario in quei settori in cui i prodotti sono fortemente differenziati, la concorrenza sui prezzi tende ad essere debole,anche se possono essere presenti molte imprese concorrenti.
Capacità in eccesso e barriere all’uscita= la redditività di un settore tende a scendere drasticamente durante i periodi di recessione a causa del bilanciamento fra domanda e capacità produttiva. La caoacità inutilizzata incoraggia le imprese ad abbassare i prezzi per attrarre nuovi ordini e potere così distribuire i costi fissi su un più grande volume di vendite. La capacità in eccesso può essere nonsolamente ciclica ma è parte di un problema strutturale causato dall’eccesso di investimenti e dalla domanda stagnante o in declino. Il problema è se la capacità in eccess verrà eliminata dal settore. Le barriere in uscita sono costi associati alla capacità di uscire da un settore.
Le condizioni di costo e quindi le economie di scala e il rapporto dei costi fissi con i costi variabili: quando i costi fissi sono alti al confronto dei costi variabili, le imprese opereranno sulle attività marginali a qualsiasi prezzo che copra i costi variabili. Le conseguenze per la redditività possono essere disastrose. La capacità produttiva in eccesso ha avuto un impatto devastante sulla redditività di alcuni settori, come ad esempio quello petrolchimico. Questo è il perchè i costi fissi elevati presenti in queste attività e la propoensione delle imprese ad accettare ordini addizionali a qualsiasi prezzo che sia in grado di coprire il costo variabile.
Pertanto le economie di scala possono essere utili per incoraggiare le imprese nella competizione aggressiva sul prezzo per ottenere benefici di costo sui volumi più ampi.
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