Quantcast
Channel: Infonotizia.it
Viewing all articles
Browse latest Browse all 2636

Richard Sorge: la migliore spia dell’Unione Sovietica durante la seconda guerra mondiale

$
0
0

Il capolavoro dello spionaggio sovietico durante la seconda guerra mondiale: Richard Sorge

Una foto di Richard Sorge

Richard Sorge (4 ottobre 1895 – 7 novembre 1944) era un ufficiale dell’intelligence militare sovietico, attivo prima e durante la seconda guerra mondiale, lavorando come giornalista tedesco sotto copertura sia nella Germania nazista che nell’impero del Giappone. Il suo nome in codice era “Ramsay” (russo: Рамзай).

Sorge è famoso soprattutto per il suo servizio in Giappone nel 1940 e nel 1941, quando fornì informazioni sul piano di Adolf Hitler per attaccare l’Unione Sovietica, sebbene non fosse riuscito a scoprire la data esatta dell’attacco; pare difatti che comunicò al cremlino ben un mese prima dell’effettiva azione il sopravvenire dell’offensiva tedesca denominata “Barbarossa”.

A metà settembre 1941, Sorge informò i sovietici che il Giappone non avrebbe attaccato l’Unione Sovietica nel prossimo futuro, il che consentì al comando di trasferire 18 divisioni, 1.700 carri armati e oltre 1.500 aerei dalla Siberia e dall’Estremo Oriente al Fronte Occidentale contro La Germania nazista durante i mesi più critici della battaglia per Mosca, uno dei punti di svolta della seconda guerra mondiale. Si tratta di un capolavoro dello spionaggio, che contribuì senz’altro a cambiare le sorti della seconda guerra mondiale.

Un mese dopo Sorge fu arrestato in Giappone per conto dello spionaggio. Fu torturato, costretto a confessare, processato e impiccato nel novembre del 1944. Fu insignito postumo del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica nel 1964.


Consigliatissimo è l’ascolto della vita di Richard Sorge spiegata dallo storico Alessandro Barbero (video riportato qui sotto), altrimenti un riassunto completo della sua vita e della sua attività di spia durante la seconda guerra mondiale è presente subito dopo, scorrendo il video.


La vita di Richard Sorge, la migliore spia dell’Unione Sovietica durante la seconda guerra mondiale

Sorge nacque nell’insediamento di Sabunchi, un sobborgo di Baku, governatorato dell’Impero russo (moderno Azerbaijan).  Era il più giovane dei nove figli di Wilhelm Richard Sorge (morto nel 1907), un ingegnere minerario tedesco impiegato dalla Caucasian Oil Company, e di sua moglie russa Nina Semionovna Kobieleva. Il lucroso contratto di suo padre scadette pochi anni dopo e la famiglia dovette tornare in Germania.

Sorge stesso diceva:

L’unica cosa che ha reso la mia vita un po ‘diversa dalla media è stata una forte consapevolezza del fatto che ero nato nel Caucaso meridionale e che mi ero trasferito a Berlino quando ero molto piccolo.

Sorge descrive suo padre come una persona avente punti di vista politici “inconfondibilmente nazionalisti e imperialisti”, punti che condivideva da giovane.

Sorge si arruola nell’esercito tedesco nell’ottobre del 1914; poco dopo lo scoppio della prima guerra mondiale. All’età di 18 anni fu assegnato a un battaglione di artiglieria da campo con la 3ª divisione delle guardie. Prestò servizio sul fronte occidentale, e fu gravemente ferito nel marzo del 1916. Un proiettile di tipo Shrapnel gli portò via tre dita e gli ruppe entrambe le gambe, causandogli un andamento zoppicante per tutta la vita. Fu promosso al grado di caporale, ricevette la Croce di ferro e fu successivamente dimesso dal medico. Mentre combatteva nella guerra, Sorge, che aveva militato nel 1914 come un nazionalista di destra, rimase disilluso da ciò che definì la “mancanza di significato” della guerra, e si spostò politicamente a sinistra.

Durante la sua convalescenza Sorge legge Marx e diviene comunista, principalmente per l’influenza del padre di un’infermiera con la quale aveva sviluppato una relazione. Trascorse il resto della guerra studiando economia alle università di Berlino, Kiel e Amburgo; Sorge conseguì quindi il dottorato in scienze politiche nel 1919 presso Amburgo. Sorge decise di aderire quindi al Partito comunista tedesco; le sue opinioni politiche, tuttavia, lo fecero licenziare sia dal lavoro di insegnante che dal lavoro di estrazione del carbone. Fu a questo punto che emigrò in Unione Sovietica, dove divenne un agente junior per il Comintern di Mosca.

Sorge venne quindi reclutato come agente per l’intelligence sovietica. Con la copertura di essere un giornalista, fu inviato in vari paesi europei per valutare la possibilità di rivoluzioni comuniste.

Dal 1920 al 1922, Sorge visse a Solingen, nell’attuale Renania Settentrionale-Vestfalia, in Germania. Qui si unì a Christiane Gerlach, ex moglie del dottor Kurt Albert Gerlach, facoltoso comunista e professore di scienze politiche a Kiel, che aveva insegnato a Sorge. Christine Gerlach in seguito si ricordò dell’incontro con Sorge per la prima volta: “È stato come se un fulmine mi avesse attraversato, in un secondo mi si è svegliato un qualcosa che era addormentato dentro di me fino a quel momento, qualcosa di pericoloso, oscuro, inevitabile …”; Sorge e Christiane si sposarono nel maggio del 1921. Nel 1922, Sorge fu trasferito a Francoforte, dove raccolse informazioni sulla comunità degli affari. Nell’estate del 1923 partecipò alla Erste Marxistische Arbeitswoche (“Prima settimana della Settimana del lavoro marxista”) a Ilmenau. Sorge continuò a lavorare come giornalista e contribuì a organizzare la biblioteca dell’Istituto per la ricerca sociale.

Nel 1924, lui e Christiane si trasferirono a Mosca, dove lui si unì ufficialmente al Dipartimento di collegamento internazionale del Comintern. Forse fu la dedizione al lavoro di Sorge che lo portò al divorzio. Nel 1929, Sorge divenne parte del quarto dipartimento dell’Armata Rossa e rimase con lo stesso dipartimento per il resto della sua vita.

Nel 1929 Sorge andò nel Regno Unito per studiare il movimento operaio, incaricato di rimanere sotto copertura e stare fuori dalla politica.

Nel novembre 1929, Sorge fu invece inviato in Germania, incaricato di unirsi al partito nazista e di non associarsi ad alcun attivista di sinistra. Come copertura, Sorge trovò un lavoro con il giornale agricolo “Deutsche Getreide-Zeitung”.

Nel 1930, Sorge fu inviato a Shanghai dal servizio segreto sovietico; la sua copertura fu lavorare come redattore di un periodico tedesco, il “Frankfurter Zeitung”. Fu allora che entrò in contatto con un altro famoso agente, Max Clausen; in questo periodo Sorge incontrò, fra i tanti, anche l’agente sovietico tedesco Ursula Kuczynski e la giornalista americana Agnes Smedley. Anche Smedley, un noto giornalista di sinistra, lavorava per il Frankfurter Zeitung e presentò Sorge a Hotsumi Ozaki, del quotidiano giapponese Asahi Shimbun (che diventerà in seguito una delle nuove reclute nella macchina dello spionaggio di Sorge) e la bella Hanako Ishii, con cui sarebbe stato coinvolto sentimentalmente.

Come giornalista, Sorge si affermò come esperto di agricoltura cinese; in questo ruolo girò il paese, contattando anche i membri del Partito Comunista Cinese. Nel gennaio del 1932, Sorge riferì di aver combattuto in mezzo alle truppe cinesi e giapponesi nelle strade di Shanghai. A dicembre venne però richiamato a Mosca e quindi vi tornò nel 1933, dove scrisse un libro sull’agricoltura cinese. Sposò anche Yekaterina Maximova (chiamata da lui direttamente “Katya”), una donna che aveva incontrato in Cina e che portò con lui in Russia.

Nel maggio del 1933, il servizio informazioni delle forze armate russe incaricò Sorge di organizzare una rete di intelligence in Giappone; al che gli venne assegnato il nome in codice “Ramsay”: Prima però, Sorge andò per la prima volta dopo molto tempo a Berlino, per rinnovare i suoi contatti in Germania, e ottenere un nuovo incarico in Giappone come copertura.

Nel settembre 1931, l’esercito giapponese di Kwantung aveva conquistato la regione della Manciuria in Cina, che diede così al Giappone una frontiera terrestre in Asia con l’Unione Sovietica (in precedenza l’Unione Sovietica e il Giappone avevano condiviso solo l’isola di Sakhalin). All’epoca, diversi generali dell’esercito di Kwantung sostenevano un espansione ulteriore dalla Manciuria, invadendo l’Estremo Oriente sovietico; il Giappone quindi veniva considerato più della Germania la principale minaccia di Mosca.

A Berlino Sorge si insinuò nel partito nazista e lesse la propaganda nazista, in particolare il “Mein Kampf” di Adolf Hitler; Sorge frequentò anche tante birrerie a Berlino con le sue nuove conoscenze ma decise di rinunciare a bere per non dire mai nulla di inappropriato, tale da farlo scoprire o anche solo da renderlo sospetto. La sua astinenza dal bere non rendeva comunque sospettosi i suoi compagni nazisti ma costò molta fatica a Sorge poiché era un forte bevitore. In seguito Sorge spiegò a Hede Massing: “Questa fu la cosa più coraggiosa che abbia mai fatto. Non potrò mai bere abbastanza per compensare questo sacrificio”.

Mentre era nella Germania nazista, Sorge ricevette commissioni da due giornali, il Berliner Börsen Zeitung e il Tägliche Rundschau, per fare un reportage sul Giappone; anche la rivista teoretica nazista Geopolitik si interessò alla sua attività giornalistica. Sorge ebbe così tanto successo nel creare la sua “copertura” da un giornalista intensamente nazista che quando partì dalla Germania, Joseph Goebbels partecipò alla sua cena di addio. A questo punto Sorge andò in Giappone attraverso gli Stati Uniti, passando per New York nell’agosto del 1933.

Sorge arrivò a Yokohama il 6 settembre 1933. Dopo essere sbarcato in Giappone, Sorge divenne il corrispondente del Giappone per il Frankfurter Zeitung. Poiché Frankfurter Zeitung era il giornale più prestigioso della Germania, lo status di Sorge come corrispondente di Tokyo per il Frankfurter Zeitung lo rese in molti modi il più anziano reporter tedesco in Giappone e lo mise in evidenza come persona di spessore. La reputazione di Sorge come giornalista nazista che detestava l’Unione Sovietica era un’ottima “copertura” per il suo lavoro di spionaggio. A Sorge fu detta dai suoi superiori del servizio informazioni delle forze armate russe la sua missione in Giappone: “dare uno studio molto attento alla questione se il Giappone stesse progettando o meno di attaccare l’Unione Sovietica”. Dopo il suo arresto nel 1941, Sorge disse ai suoi rapitori:

Questo è stato per molti anni il compito più importante assegnato a me e al mio gruppo; non sarebbe sbagliato affermare che era l’unico scopo della mia missione in Giappone … L’URSS, visto il ruolo e l’atteggiamento di spicco dell’occupazione militare giapponese in politica estera dopo l’incidente della Manciuria, aveva il sospetto profondamente radicato sul fatto che il Giappone stesse progettando di attaccare l’Unione Sovietica, un sospetto così forte che le mie opinioni spesso espresse al contrario non erano sempre pienamente apprezzate a Mosca.

Fu avvertito dai suoi comandanti di non avere contatti con il Partito Comunista Giapponese sotterraneo o con l’Ambasciata sovietica a Tokyo. La sua rete di intelligence in Giappone includeva l’ufficiale dell’esercito rosso e l’operatore radio Max Clausen, Hotsumi Ozaki, e altri due agenti del Comintern: Branko Vukelić, un giornalista che lavorava per la rivista francese Vu e un giornalista giapponese chiamato Miyagi Yotoku, impiegato dal giornale in lingua inglese “Japan Advertiser”.
Dall’estate del 1937, Clausen operava sotto la copertura della sua attività di tecnico, M Clausen Shokai, fornitore di macchine blueprint e servizi di riproduzione acustica. L’azienda era stata costituita con fondi sovietici, ma col tempo divenne un successo commerciale. Ozaki era un giapponese di una famiglia molto influente cresciuto a Taiwan (all’epoca una colonia giapponese) ed un Sinofilo idealista che credeva che il Giappone, che aveva iniziato la sua modernizzazione con la Restaurazione Meiji, avesse molto da insegnare alla Cina. Tuttavia, Ozaki fu scioccato dal razzismo della politica giapponese nei confronti della Cina, che vedeva i cinesi rappresentati come un popolo adatto solo per essere schiavizzato. Ozaki credeva che il sistema politico esistente del Giappone con l’imperatore venerato come un dio vivente dovesse finire, e per “salvare il Giappone dal fascismo” desiderava che il Giappone fosse “ricostruito come stato socialista”.

Tra il 1933 e il 1934 Sorge formò una rete di informatori ormai piuttosto ampia; i suoi agenti avevano contatti con alti politici e raccoglievano informazioni sulla politica estera giapponese. Il suo agente Ozaki sviluppò uno stretto contatto con il primo ministro Fumimaro Konoe e copiava documenti segreti da fornire a Sorge.

Poiché agli occhi di tutti dava l’impressione di essere un fervente nazista, Sorge era benvenuto anche all’interno dell’ambasciata tedesca. Un giornalista giapponese che conosceva Sorge lo descrisse nel 1935 come “un tipico nazista arrogante e spavaldo … irascibile, borioso”. Come corrispondente del Giappone per la Frankfurter Zeitung, Sorge sviluppò una rete di fonti sulla politica giapponese, e ben presto gli stessi diplomatici tedeschi, tra cui l’ambasciatore Herbert von Dirksen, dipendevano da Sorge come fonte di informazioni sul mondo irritabile e segreto della politica giapponese, che Sorge conosceva bene e che in tale periodo si poneva come difficile da decifrare. Sorge parlava correntemente il giapponese e migliorò ulteriormente col tempo essendo molto interessato alla storia e alla cultura asiatica, specialmente a quelle di Cina e Giappone, e quando sobrio cercava infatti di imparare il più possibile. Durante questo periodo, Sorge fece amicizia con il generale Eugen Ott, l’addetto militare tedesco in Giappone, mentre seduceva sua moglie Helma. Come addetto militare, Ott mandò rapporti a Berlino contenenti le sue valutazioni sull’esercito imperiale giapponese, che Frau Ott copiò e passò a Sorge, che a sua volta passò a Mosca (anche se va notato che Frau Ott riteneva che Sorge stesse semplicemente lavorando per il partito nazista).

Nell’ottobre del 1934, il generale Ott e Sorge fecero una lunga visita al formalmente indipendente “Manchukuo”, che in realtà di fatto era una colonia giapponese, e Sorge, che conosceva l’Estremo Oriente molto meglio di Ott, scrisse il rapporto che descriveva attentamente Manchukuo e che Ott presentò a Berlino con il suo nome. Poiché il rapporto di Ott venne stato accolto favorevolmente sia alla Bendlerstrasse che dalla Wilhelmstrasse, Sorge divenne presto una delle principali fonti di informazione di Ott sull’impero giapponese, creando un’amicizia molto stretta tra i due. Nel 1935, Sorge trasmise a Mosca un documento programmatico fornito da Ozaki, che suggeriva come il Giappone non avesse intenzione di attaccare l’Unione Sovietica nel 1936. Sorge indovinò correttamente che il Giappone avrebbe invaso la Cina nel luglio del 1937, e di come non vi era alcun pericolo di invasione giapponese della Siberia. Sorge viveva in una casa in un quartiere rispettabile a Tokyo, dove era principalmente noto per il suo alcolismo e il suo modo spericolato di guidare la moto. Nell’estate del 1936, una cameriera in un bar frequentato da Sorge di nome “Hanako Ishii” si trasferì nella casa di Sorge per diventare la sua consuetudine. Un reporter americano che conobbe Sorge in seguito scrisse che Sorge “creava più l’impressione di essere un playboy o comunque quasi l’antitesi di una spia acuta e pericolosa”.

Il 26 febbraio 1936, quando a Tokio ebbe luogo un colpo di stato militare, che portò a gran parte dell’élite giapponese massacrata dai ribelli, Dirksen e il resto dell’ambasciata tedesca erano molto confusi nel comprendere i fatti e le cause che si svolgevano sotto i loro occhi. A quel punto Dirksen, Ott e altri diplomatici si rivolsero a Sorge, l’esperto residente in Giappone per chiedere aiuto. Usando le note che Ozaki gli aveva fornito, Sorge presentò un rapporto che affermava che la fazione “Via Imperiale” nell’esercito giapponese, che aveva tentato il colpo di stato, era rappresentata da giovani ufficiali provenienti da ambienti rurali sconvolti dall’impoverimento della campagna e di come la fazione non fosse né comunista né socialista, ma semplicemente anti-capitalista, credendo che i grandi affari avessero sovvertito la volontà dell’imperatore. Il rapporto di Sorge fu usato come base della spiegazione di Dirksen del tentativo di colpo di stato che rimandò poi alla Wilelmstrasse, dove si espressero come ben contenti della “brillante” spiegazione dell’ambasciatore del tentativo di colpo di stato.

Ironia della sorte, Sorge era probabilmente più al sicuro a Tokyo che a Mosca. Travolto dalle troppe pressanti responsabilità infatti, disobbedì agli ordini di Stalin di tornare in Unione Sovietica nel 1937 durante la Grande Purga, quando si rese conto del rischio di arrestato e ucciso, data la paranoia generale di Stalin (specialmente verso la comunità dei servizi segreti) e la cittadinanza tedesca di Sorge. In effetti, due dei primi gestori del GRU, Jānis Bērziņš e il suo successore, Artur Artuzov, furono fucilati proprio durante le purghe. Nel 1938, l’ambasciatore tedesco in Gran Bretagna, Joachim von Ribbentrop fu promosso a ministro degli Esteri, e in sostituzione di Ribbentrop, Dirksen fu inviato a Londra. Ribbentrop promosse il generale Ott come sostituto di Dirksen.
Ott, ormai consapevole che Sorge stesse dormendo con sua moglie, lasciò che il suo amico Sorge avesse comunque “libero accesso all’ambasciata, giorno e notte”, come ricordò in seguito un diplomatico tedesco: Ott infatti tollerava la relazione di Sorge con sua moglie, sostenendo che Sorge fosse un uomo così carismatico che le donne si innamorassero facilmente di lui, e di come quindi fosse naturale che Sorge dormisse anche con sua moglie. Ott amava chiamare Sorge “Richard der Unwiderstehliche” (tradotto in italiano “Richard l’irresistibile”). Ott apprezzò molto Sorge come fonte di informazioni sul mondo segreto della politica giapponese e in particolare sulla guerra del Giappone con la Cina, poiché scoprì che Sorge sapeva cose del Giappone che nessun altro occidentale sapeva a tal punto che non gli importava nemmeno della relazione adultera tra Sorge e sua moglie Helma.

Dopo che Ott divenne ambasciatore in Giappone nell’aprile del 1938, Sorge fece colazione tutti i giorni con i due discutendo dettagliatamente le relazioni tedesco-giapponesi, e Sorge a volte redasse i rapporti che Ott stesso inviava con il suo nome a Berlino. Ott si fidava tanto di Sorge che lo mandò come corriere tedesco per portare messaggi segreti ai consolati tedeschi di Canton, Hong Kong e Manila. Lo stesso Sorge notò come la sua influenza nell’ambasciata tedesca fosse notevole: “Vengono da me e dicono: “abbiamo scoperto questo, ne hai sentito parlare? Che cosa ne pensi?”. Di tutte le varie relazioni di Sorge con le donne, la più duratura è stata la giapponese Hanako Ishii che cercò di frenare il forte consumo di alcolici di Sorge e la sua abitudine di guidare spericolatamente la moto nella campagna giapponese.

Il 13 maggio 1938, mentre guidava la sua motocicletta per le strade di Tokyo, un Sorge molto intossicato dall’alcol si scontrò contro un muro e rimase gravemente ferito. Sorge portava con sé le banconote dategli da Ozaki in quel momento e la polizia giapponese vedendoli avrebbe scoperto dai documenti la sua situazione, bruciando di fatto la sua copertura, ma un membro del suo cerchio di spie riuscì a convincere l’ospedale a eliminare i documenti prima che arrivasse la polizia. Nel 1938, Sorge riferì a Mosca che la battaglia del Lago Khasan era dovuta a ufficiali troppo zelanti dell’esercito Kwantung e che a Tokyo non c’erano piani per una guerra generale con l’Unione Sovietica. Ignaro che Berzin fosse stato ucciso come un “trotzkista” nel luglio del 1938, Sorge gli mandò una lettera nell’ottobre del 1938 scrivendo:

Caro compagno! Non preoccuparti per noi. Anche se siamo terribilmente stanchi e tesi, tuttavia siamo disciplinati, obbedienti, decisi e devoti pronti a svolgere i compiti connessi con la nostra grande missione. Mando saluti sinceri a te e ai tuoi amici. Vi chiedo di inoltrare la lettera allegata con i saluti a mia moglie. Per favore, prendi del tempo per assicurarti che stia bene.

Sorge non seppe mai che il suo amico Berzin era stato ucciso come traditore.

Le due fonti più autorevoli di intelligence per l’Unione Sovietica sulla Germania alla fine degli anni ’30 furono Sorge e Rudolf von Scheliha, il primo segretario dell’ambasciata tedesca a Varsavia. A differenza di Sorge, che credeva nel comunismo, le ragioni dello spionaggio di Scheliha erano dovute a problemi di soldi, dato che aveva uno stile di vita al di là del suo stipendio di diplomatico, e si era dedicato alla vendita di segreti per ricevere ulteriori entrate. Scheliha vendette i documenti alla NKVD dove indicava chiaramente come la Germania stesse progettando dal tardo-1938 di trasformare la Polonia in uno stato satellite e di invadere la Polonia nel marzo 1939. Sorge, da parte sua, riferì come il Giappone non volesse portare avanti la guerra di confine con l’Unione Sovietica iniziata nel maggio del 1939. Sorge riferì anche di come il tentativo di trasformare il Patto Anti-Comintern in un’alleanza militare fosse in difficoltà; i tedeschi volevano che l’alleanza fosse diretta contro la Gran Bretagna, mentre i giapponesi volevano che l’alleanza fosse diretta contro l’Unione Sovietica. I rapporti di Sorge dicevano che i giapponesi non avevano in programma di invadere la Siberia ma non furono creduti a Mosca e il 1 ° settembre 1939, Sorge fu “attaccato” in un messaggio da Mosca:

Il Giappone ha iniziato movimenti importanti (militari e politici) in preparazione alla guerra contro l’Unione Sovietica, ma tu non ha fornito informazioni apprezzabili. La tua attività sembra allentarsi.

 

Sorge fornì all’intelligence sovietica informazioni sul Patto Anti-Comintern e sul Patto tedesco-giapponese. Nel 1941, attraverso i suoi contatti con l’Ambasciata, apprese dell’operazione Barbarossa e dell’imminente invasione da parte dell’Asse dell’URSS e persino la data approssimativa in cui sarebbero avvenute le operazioni. Il 30 maggio 1941, Sorge riferì a Mosca: “Berlino infora Ott che l’attacco tedesco avrà inizio nella seconda parte di giugno; Ott è sicuro al 95% che ci sarà la guerra”. Il 20 giugno 1941, Sorge riferisce: “Ott mi ha detto che la guerra tra Germania e Unione Sovietica è inevitabile … Invest [il nome in codice di Ozaki] mi ha detto che lo stato maggiore giapponese sta già discutendo quale posizione prendere in caso di guerra”. Fu così che Mosca ricevette le relazioni, ma alla fine Joseph Stalin e gli altri massimi dirigenti ignorarono gli avvertimenti di Sorge, così come quelli di altre fonti.

Si dice che Sorge abbia fornito la data esatta dell’operazione “Barbarossa”, ma lo storico Gordon Prange nel 1984 ha concluso che Sorge è quello che ci è solamente andato più vicino: ha indicato il 20 giugno 1941 ma la data corretta fu il 22 giugno. La data del 20 giugno fu data a Sorge dal vice addetto militare presso l’ambasciata tedesca. Nonostante sapesse che la Germania avrebbe invaso l’Unione Sovietica nel maggio o nel giugno 1941, Sorge era ancora scioccato quando il 22 giugno 1941 quando venne a conoscenza dell’operazione Barbarossa, e andò in un bar a ubriacarsi mentre ripeteva in inglese: “Hitler è un fottuto criminale! Un assassino, ma Stalin insegnerà al bastardo una lezione: aspetta e vedrai!”.

Alla fine di giugno del 1941, Sorge informò Mosca che Ozaki aveva appreso che il governo giapponese avesse deciso di occupare la metà meridionale dell’Indocina francese (il moderno Vietnam) e sebbene l’invasione dell’Unione Sovietica fosse considerata un’opzione, per il momento Konoye aveva deciso per la neutralità. Il 2 luglio 1941, una conferenza imperiale alla presenza dell’imperatore, Konoye, e gli alti ufficiali militari approvarono l’occupazione di tutta l’Indocina francese ed il rinforzo dell’esercito del Kwantung per una possibile invasione dell’Unione Sovietica. Nella parte inferiore del rapporto, il vice capo dello staff generale sovietico scrisse: “Considerando l’elevata affidabilità e accuratezza delle informazioni precedenti e la competenza delle fonti di informazione, questa informazione può essere considerata attendibile.” Nel luglio 1941 Sorge riferì che il ministro degli Esteri tedesco Joachim von Ribbentrop aveva ordinato al generale Ott di iniziare a fare pressione sui giapponesi per attaccare l’Unione Sovietica, ma che i giapponesi stavano resistendo; il 25 agosto 1941, Sorge riferì a Mosca: “Ozaki ha saputo dai circoli più vicini al primo ministro giapponese (riferendosi all’unioone sovietica) che hanno deciso di non lanciare la guerra quest’anno, ripeto, non lanciarsi in guerra quest’anno”. Il 6 settembre 1941, una conferenza imperiale decise contro la guerra con l’Unione Sovietica, e ordinò che il Giappone iniziasse i preparativi per una possibile guerra con gli Stati Uniti e l’impero britannico, e Ozaki lo riferì a Sorge. Allo stesso tempo, Ott disse a Sorge che i suoi sforzi per portare il Giappone ad attaccare l’Unione Sovietica avevano fallito; il 14 settembre 1941, Sorge riferì a Mosca: “Nel giudizio attento di tutti noi all’ambasciata, la possibilità che il Giappone lanci un attacco, che esisteva fino a poco tempo fa, è scomparsa”. Sorge avvisò l’esercito rosso il 14 settembre 1941, che il Giappone non avrebbe attaccato l’Unione Sovietica fino a quando:

Mosca non fosse stata presa;
L’esercito del Kwantung non fosse tre volte più grande delle forze sovietiche orientali
Una guerra civile fosse iniziata in Siberia.

Queste informazioni resero possibile il trasferimento delle divisioni sovietiche dall’Estremo Oriente, sebbene la presenza dell’esercito di Kwantung in Manciuria richiedesse all’Unione Sovietica di mantenere un gran numero di truppe ai confini orientali.

Vari scrittori hanno ipotizzato che questa informazione consentì il rilascio delle divisioni siberiane per la Battaglia di Mosca, dove l’esercito tedesco subì la sua prima sconfitta strategica nella guerra. A tal fine, l’informazione di Sorge potrebbe essere stata la più importante opera di intelligence militare nella seconda guerra mondiale. Tuttavia, Sorge non era l’unica fonte di informazioni sovietica sul Giappone in quanto i decodificatori di codici sovietici avevano infranto i codici diplomatici giapponesi, e Mosca sapeva così dal resto dell’intelligence che non ci sarebbe stato un attacco giapponese all’Unione Sovietica nel 1941. Un altro elemento importante presumibilmente riportato da Sorge potrebbe aver influenzato la battaglia di Stalingrado: Sorge riferì che il Giappone avrebbe attaccato l’Unione Sovietica da est non appena l’esercito tedesco avesse conquistato le città sul Volga.

Il rivale e avversario di Sorge in Giappone e nell’Asia orientale era Ivar Lissner, un agente dell’Abwehr tedesco.

Mentre la guerra progrediva, Sorge era in crescente pericolo, ma continuò comunque il suo servizio di spionaggio. I suoi messaggi radio erano codificati e apparivano alla vista incomprensibili. Tuttavia, a causa del crescente numero di questi messaggi misteriosi, i giapponesi iniziarono a sospettare che fosse operativo un anello di intelligence; Sorge era anche oggetto di crescenti sospetti a Berlino. Nel 1941 i nazisti avevano incaricato il SS Standartenführer Josef Albert Meisinger, noto anche come “il macellaio di Varsavia”, di iniziare a monitorare Sorge e le sue attività.
Sorge fu in grado attraverso una delle sue amanti, Margarete Harich-Schneider, una musicista tedesca che viveva in Giappone, di ottenere la chiave dell’appartamento di Meisinger (che un tempo era stato il suo appartamento). Con suo grande sollievo, apprese che Meisinger aveva concluso che le accuse secondo cui Sorge era un agente sovietico erano infondate. Sorge fece infine amicizia con Meisinger osservando la sua principale debolezza, cioè l’alcol, e passò molto tempo a farlo ubriacare, il che contribuì alla favorevole valutazione di Sorge da parte di Meisinger. Meisinger riferì a Berlino dell’amicizia tra Ott e Sorge: “era così vicino che tutte le relazioni normali degli attaché a Berlino diventavano semplici appendici al rapporto generale scritto da Sorge e firmato dall’Ambasciatore”. Il Kempeitai (ovvero il servizio segreto giapponese) intercettò molti messaggi; Sorge nel suo penultimo messaggio a Mosca nell’ottobre del 1941 riferì che “L’Estremo Oriente sovietico può essere considerato al riparo dall’attacco giapponese”. Nel suo ultimo messaggio a Mosca, Sorge chiese di essere rispedito in Germania perché non vi era alcun pericolo di un attacco giapponese all’Unione Sovietica, e desiderava aiutare lo sforzo bellico sovietico fornendo più informazioni sullo sforzo bellico tedesco. Ozaki tuttavia fu arrestato il 14 ottobre 1941 e venne immediatamente interrogato. Mentre il Kempeital seguiva Sorge, scoprì così che la moglie dell’ambasciatore Ott era un’assidua frequentatrice della casa di Sorge, e Sorge passò la sua ultima notte da uomo libero mentre dormiva con lei.

Sorge fu arrestato poco dopo, il 18 ottobre 1941, a Tokyo. Il giorno successivo, in una breve nota venne comunicato all’ambasciatore tedesco Eugen Ott che Sorge era stato arrestato “con l’accusa di spionaggio” insieme a Max Clausen. Ott fu sorpreso e indignato, e pensò che fosse un caso di “isteria di spionaggio giapponese”. Pensava che Sorge fosse stato scoperto passando informazioni segrete sui negoziati tra Giappone e Stati Uniti all’ambasciata tedesca, e anche che l’arresto poteva essere dovuto a elementi anti-tedeschi nel governo giapponese. Ciononostante, concordò con le autorità giapponesi di “indagare completamente sull’incidente”. Solo alcuni mesi dopo le autorità giapponesi annunciarono che Sorge era stato effettivamente incriminato come agente sovietico.

Sorge venne quindi incarcerato nella prigione di Sugamo. Inizialmente, i giapponesi credevano che, a causa della sua appartenenza al partito nazista e dei suoi legami con i tedeschi, Sorge fosse un agente dell’Abwehr. Tuttavia, l’Abwehr negò di essere uno dei loro agenti. Sotto tortura, Sorge confessò, ma l’Unione Sovietica negò fosse un agente sovietico. I giapponesi offrirono Sorge in cambio di una delle loro spie. Tuttavia l’Unione Sovietica rifiutò tutte le offerte, sostenendo che Sorge fosse a loro sconosciuto. Nel settembre del 1942, la moglie di Sorge, Katya Maximova, fu arrestata dal NKVD (il commissariato del popolo per gli affari interni) con l’accusa di essere una “spia tedesca”, dal momento che era sposata con il cittadino tedesco Sorge, e fu deportata nel Gulag.
Maximova morì nei Gulag nel 1943; Hanako Ishii, una donna giapponese che amava Sorge e l’unica donna che Sorge davvero ricambiava, fu l’unica persona che cercò di visitare Sorge durante il suo periodo nel carcere di Sugamo. Durante una delle sue visite, espresse la preoccupazione che Sorge sotto tortura da parte dei Kempeitai, la nominasse coinvolta nel suo anello di spionaggio, ma lui òe promise che non avrebbe mai menzionato il suo nome ai Kempeitai. Il Kempeitai era molto temuto in Giappone per il suo uso della tortura come metodo di indagine. Alla fine Sorge concluse un accordo con i Kempaitai dicendo che, se avessero risparmiato Ishii e le mogli degli altri membri dell’anello di spionaggio, allora avrebbe rivelato ogni cosa.

Richard Sorge fu impiccato il 7 novembre 1944, alle 10:20, a Tokyo, nella prigione di Sugamo e fu dichiarato morto 19 minuti dopo. Hotsumi Ozaki era stato impiccato lo stesso giorno. Il corpo di Sorge non fu cremato a causa della scarsità di carburante in tempo di guerra e fu sepolto nel vicino cimitero di Zoshigaya.

Sorge, sopravvissuto da sua madre, poi viveva in Germania, e lasciò la tenuta a Anna Clausen, la moglie del suo operatore radio. [56]

L’amante giapponese di Sorge Hanako Ishii più avanti localizzò e recuperò il suo scheletro il 16 novembre 1949; dopo averlo identificato lo fece cremare al centro di cremazione di Shimo-Ochial. Quasi un anno dopo, le sue ceneri furono sepolte nella Sezione 17, Area 1, linea 21, appezzamento 16 nel Cimitero di Tama a Fuchū, a Tokyo. Venne eretta una lapide di marmo nero recante l’epitaffio che recita, in giapponese: “Qui giace un eroe che ha sacrificato la sua vita combattendo contro la guerra e per la pace nel mondo”. Dopo la sua morte le sue stesse ceneri furono sepolte accanto alle sue.

L’Unione Sovietica non ha riconosciuto ufficialmente Sorge fino al 1964.

Libri sulla spia sovietica Richard Sorge


Viewing all articles
Browse latest Browse all 2636

Trending Articles