Che Marco Azio Balbo abbia governato la Sardegna nel 60 a.C. ormai è fuori dubbio, e la prova oltre ad esserci fornita dalle fonti, è costituita dalle evidenze numismatiche, dato che il suo ritratto dal caratteristico stile un po’ crudo, è presente sul diritto di quella che spesso definisco come la moneta-simbolo della Sardegna romana, ovvero quella del Sardus Pater. Questo insigne magistrato, nonno materno del futuro imperatore Ottaviano Augusto, nel 61 a.C. fu pretore a Roma prima del suo incarico come pro-pretore nell’isola l’anno successivo. Il Pais, previa consultazione di Svetonio (Augusto, 4, I), ha saputo fornire maggiori informazioni su M.Azio Balbo che viene ricordato per dirittura morale e rettitudine, stimato e rispettato perfino dai suoi avversari politici, tra cui Cicerone il quale lo definì ‘vir in primis honestus’. Alla luce dei rinvenimenti, questo nominale, coniato tra il 38 ed il 27 a.C. (momento in cui l’isola passò sotto il controllo di Augusto), ebbe una circolazione limitata alla Sardegna occidentale (soprattutto sud-occidentale) e questo nonostante alcuni esemplari furono trovati anche a Olbia e a Tonara. La zecca in cui questa serie fu prodotta resta a tutt’oggi sconosciuta, per quanto le ubicazioni più accreditate restino Carales, Sulci e Uselis.
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Per saperne di più:
F.CECI, Figlio di Ercole e padre dei Sardi, in ARCHEO, Anno XXVII, Sett.2011, pp.110,111.
M.SOLLAI, Il Sardus Pater, in Le monete della Sardegna romana, Sassari, Carlo Delfino Editore, 1989, pp. 39-50.
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Marco Azio Balbo – brevi cenni biografici e di governo (60 a.C)
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