Mamurra, nato intorno al primo I secolo a.C., era probabilmente un ufficiale militare romano che servì sotto Giulio Cesare.
Le origini del nome di Mamurra
Probabilmente Mamurra era chiamato per intero “Marcus Vitruvio Mamurra” (come potrebbe essere se fosse corretta l’indicazione data nel 1969 di Thielscher basata su un’iscrizione trovata a Thibilis, ma secondo altre fonti il nome reale potrebbe essere Lucio Mamurra o Claudio Mamurra) ed era un equite originario della città italiana di Formiae. La sua famiglia deve essere stata prominente dello stesso luogo, visto che Orazio chiama la stessa Formiae “la città dei Mamurra”.
La vita di Mamurra
Mamurra servì come “praefectus fabrum” (prefetto degli ingegneri, ovvero comandante del genio militare) sotto Cesare in Gallia; un poema di Catullo fa riferimento anche al suo servizio in Gran Bretagna, in Ponto ed in Spagna, suggerendo che anche lui prestò servizio durante la guerra civile. Tra le imprese ingegneristiche realizzate dall’esercito di Cesare durante questo periodo, di cui Mamurra potrebbe aver fatto parte, vi sono la rapida costruzione di un ponte sul Reno nel 55 a.C., la progettazione e la costruzione di un nuovo tipo di nave per la seconda spedizione in Gran Bretagna nel 54 a.C. e la doppia circonvallazione di Alesia nel 52 aC.
Il servizio militare di Mamurra e il suo patrocinio da parte di Cesare lo resero estremamente ricco; secondo Cornelio Nepote (citato da Plinio il Vecchio) fu il primo romano ad avere la sua intera casa, che sedeva sulla collina di Celio, completamente rivestita di marmo, e la prima ad usare colonne di marmo massiccio. Catullo costruì il personaggio di Mamurra schernendolo, ad esempio Catullo attaccò la dissolutezza di Mamurra, lo stile di vita sdolcinato e scandaloso, nel carme 105 del Liber lo soprannominò “Mentula” (una parola volgare per indicare il pene) e lo accusò di avere una relazione omosessuale con Cesare; Catullo riferì inoltre l’epiteto bancarottiere di Formia a Mamurra. Questo fatto venne considerato come una “macchia duratura” sul personaggio di Cesare, ma Catullo più tardi si scusò, e fu immediatamente invitato a cena da Cesare stesso (vedi l’articolo “Cesare e omosessualità“). Catullo si riferisce anche in termini poco lusinghieri ad Ameana, l’amante del “fallimento delle Formiae”, di solito intesa Mamurra.
La morte di Mamurra
Una lettera di Cicerone del 45 a.C. riferisce che “Cesare non diede forma ad alcuna reazione visibile quando sentì le notizie su Mamurra”; questo passo è stato interpretato da alcuni come un riferimento alla morte di Mamurra stesso, anche se il riferimento è troppo ambiguo per essere certi.


Fonti e bibliografia su Mamurra
Vuoi approfondire la tua conoscenza su Mamurra? Guarda le fonti che abbiamo trovato sulla sua vita:
- Plinio il Vecchio, Storia Naturale 36,7
- Orazio, Odi 1.5
- Catullo 29, 105
- Giulio Cesare, Commentari sulla guerra gallica, 4,17-19
- Cesare, Commentari sulla guerra gallica, 5.1
- Cesare, Commentari sulla guerra gallica, 7.68-74
- Cicerone, Lettere 7.7
- Catullo 57
- Svetonio, Giulio Cesare, 73
- Catullo 41, 43
- Cicerone, Lettere 13.52