Dal punto di vista metafisico, Agostino d’Ippona si convinse di come il “male” (iniquitas) non esista, o, per meglio dire, non abbia consistenza. Esiste solo il bene, o i beni; il male invece, o i mali, sono semplicemente “privazione”, mancanza di bene. In tal modo, svuotando il male di ogni valore ontologico, Agostino raggiunse l’obiettivo di confutare il dualismo manicheo. Per Agostino quindi il male deve essere fatto risalire a Dio, nel De libero arbitrio: dialogando con il vescovo Elonio che gli dice: Se esiste Dio allora perché esiste il male? Agostino risponde: Dio creò ciò che a noi sembra il male affinché noi possiamo essere liberi, perché soltanto se la scelta tra il bene e il male è effettivamente una scelta allora la nostra scelta a favore del bene è libera e viene ricompensata, ma se non esistesse il male come reale alternativa storica non ci sarebbe alcun merito nello scegliere il bene, per ciò il male esiste affinché possa esserci una scelta; Dio ha creato un male per un bene superiore, ma questo bene superiore noi non riusciamo a vederlo.
Quindi il mondo deve essere bello perché attraverso la bellezza del mondo noi percepiamo che il mondo è opera di Dio, ciò è quanto sta a cuore al platonismo cristiano: il mondo è oggettivamente bello, la bellezza è un dato oggettivo Tutta la tradizione neoplatonica si sforza di dire che la bellezza ha dei concetti precisi. Dice sant’Agostino nel De Ordine: misura, forma e proporzione, in tutto ciò potrai vedere l’opera di Dio; si chiede ancora nel De vera religione: Le cose che piacciono, piacciono perché sono belle o sono belle perché piacciono? e risponde le cose belle piacciono perché sono belle, sono oggettivamente belle; possiamo definire che sono belle in base a dei criteri oggettivi. Agostino si rifà al pensiero greco che, da Pitagora ad Aristotele, vede nella forma e nell’ordine i criteri oggettivi della bellezza. Questo ci spiega l’importanza che la bellezza ha assunto nella filosofia. Platone nella triade metafisica dice che il vero, il bello e il buono sono le caratteristiche di ciò che è.
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Il male secondo la filosofia di Sant’Agostino (schema filosofia)
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